Cultura

Velletri – Ottavo libro dell’instancabile Lucia Mammucari presentato nella Sala Tersicore

di Rita Gatta

“Senza futuro è quella società che non ha profonde radici” osserva la Prof.ssa Maura Dani che, con il Dott. Massimo Fabi, ha affiancato il 24 maggio nella Sala Tersicore a Velletri, nell’ambito delle iniziative dell’Associazione Memoria ‘900, la vulcanica e frizzante Lucia Mammucari, giunta alla sua ottava pubblicazione con nuovo libro “Lasciatemi raccontare (La guerra – la scuola)”, raccolta di testimonianze, ricordi, immagini fotografiche conservate nel tempo. Con voce autorevole, carezzevole e sicura la scrittrice, maestra d’altri tempi , racconta a noi tutti che questo libro è nato soprattutto per giovani generazioni che non hanno più il tempo di ascoltare – per questo glielo scrivo – aggiunge ironica. “I ricordi di Lucia Mammucari – interviene Massimo Fabi – stanno dentro il nostro presente, visto che noi siamo una generazione che ha sentito, non vissuto”. Nell’opera di Lucia l’esperienza diviene sintesi storica e si trasforma in memoria collettiva; condividendo i ricordi che appartengono a tutti: i suoi scritti, le sue testimonianze aiutano a far crescere e a mantenere la memoria, tramandando anche il dialetto che rischia di perdersi…

Nonostante nel libro siano riportate testimonianze di distruzioni e morte che ogni guerra lascia dietro di sé, nonna Lucia, diversamente giovane solo anagraficamente – visti la verve e l’entusiasmo che nulla hanno a che invidiare alle giovani generazioni – sa trasmettere un ottimismo coinvolgente, facendo risaltare i valori che hanno saputo far crescere una generazione forte, combattiva, generosa, instancabile: quella stessa che ha il dovere morale di passare il testimone ai giovani di oggi. Narra nel libro le sue esperienze a scuola, prima come alunna, poi come docente: nel periodo della ricostruzione a Velletri e nelle sue campagne ( ma un po’ dappertutto in Italia ) si insegnava in locali improvvisati, capannoni, con alunni seduti in alti banchi di legno: si scriveva con il pennino, il calamaio riempito d’inchiostro tutte le mattine dalla bidella… In questo incontro di una leggerezza piacevolissima, Lucia Mammucari con estrema naturalezza, da maestra appunto, fa sorridere l’uditorio, raccontando aneddoti e storie; tra questi, quella del maiale con il quale una delle sue classi condivideva uno spazio di fortuna: era l’arte di arrangiarsi e, grazie a questa, un fondo di botte poteva tranquillamente essere usato come lavagna.

Da vera maestra di vita, insegnante, donna saggia ed equilibrata, la nostra autrice ci lascia con una carica di ottimismo e di voglia di fare, concludendo l’incontro con una raccomandazione, quella di accarezzare e stare sempre vicini ai figli, ai nipoti, regalando loro quanto di più prezioso si possa donare: affetto, memoria, esperienza.

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