CRONACA

E’ morta a Rocca di Papa l’ormai 83enne Anita Ekberg, simbolo della ‘Dolce Vita’. Da anni viveva a Genzano

Anita Ekberg, l’icona della ‘Dolce Vita’, e musa ispiratrice di Federico Fellini, è venuta a mancare questa mattina, intorno alle 10.30, nella clinica San Raffaele di Rocca di Papa, nella quale era da qualche giorno ricoverata dopo una lunga degenza presso la clinica Villa delle Querce di Nemi. 

L’attrice, che divenne celebre in tutto il mondo con quel suo bagno nella Fontana di Trevi in compagnia di Marcello Mastroianni, viveva da almeno tre decenni in una villa alle porte di Genzano, in zona Monte Giove, che nel 2011 era tuttavia stata interessata da un incendio che l’aveva pesantemente danneggiata, sino a renderla inagibile. 

La Ekberg, nata a Malmoe, in Svezia, nel settembre del ’31, era ormai da tempo in condizioni di salute ed economiche precarie, tanto da fare un appello alla Fondazione Fellini affinchè le desse un sostentamento che ne alleviasse le pene. Nonostante i poche legami con la sua terra d’origine le sue spoglie verranno cremate e le ceneri torneranno nel suo Paese natale. I funerali, dalle prime indiscrezioni, si terranno a Roma nella giornata di martedì. 

L’ingresso della sua villa a Genzano 

L’attrice scandinava, per anni una bionda esplosiva, capace di arricchire i sogni di milioni di appassionati, attratti dalla bellezza delle sue forme e del suo charme, se n’è andata praticamente senza un parente ad accudirla: non aveva mai avuto figli e gli ultimi anni sono stati contraddistinti da una spiccata solitudine. 

Due i matrimoni: dal 1956 al 1959 con l’attore inglese Anthony Steel, e dal ’63 al ’75 con l’attore statunitense Rik Van Nutter. Confermato solo negli ultimi anni il suo flirt con Frank Sinatra negli anni ’60.

Il furgone mortuario all’ingresso della clinica San Raffaele

”Esprimo il cordoglio per la scomparsa di Anita Ekberg a nome della Città di Genzano”: così, a pochi minuti dalla scomparsa dell’attrice, il messaggio del sindaco Flavio Gabbarini che ha ricordato, con orgoglio, come l’icona della ‘Dolce Vita’ avesse scelto la Città dell’Infiorata come dimora, “immersa nel verde e lontana dal frastuono della Capitale”.