Un ex dirigente dell’I.N.P.S. (che poi si è scoperto essere l’ex Sindaco Gabriele Mori, che si è subito difeso), esperto conoscitore della normativa previdenziale, aveva richiesto ed ottenuto la pensione di vecchiaia, pur continuando a lavorare alle dipendenze dell’E.N.P.A.I.A. (Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura). In questo modo, per oltre un decennio, ha incassato sia lo stipendio sia la pensione, quest’ultima, secondo la Finanza, percepita indebitamente, sussistendo un rapporto di lavoro subordinato.
Al termine di accertamenti svolti anche in collaborazione con i due Enti di previdenza, è stata fatta piena luce sulla truffa, resa possibile dalla circostanza che, all’atto della presentazione della domanda di pensione, non risultava, nell’estratto conto contributivo, alcun versamento relativamente al rapporto di lavoro in corso.
Gli elementi raccolti dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Frascati hanno consentito alla Procura della Repubblica di Roma di richiedere ed ottenere dal Giudice delle Indagini Preliminari il sequestro preventivo di beni immobili e di conti correnti nella disponibilità dell’indagato, per un valore di 400.000 euro.
Da par suo l’ex sindaco ha però replicato con una nota stampa (qui allegata) nella quale conferma “il diritto alla pensione, riconosciutogli dall’Inps nel 2002 e confermato – parole sue – nel 2006. Ad oggi – continua Mori – non esistono procedure giudiziarie definite e tutto è allo stato di indagine. La necessità di far valere le proprie ragioni e l’onestà del proprio comportamento nonchè preservare l’Enpaia da possibilità difficoltà” lo hanno indotto a presentare le proprie dimissioni chiedendo un formale riconoscimento del Consiglio sulla professionalità svolta come Direttore e sulla bontà dei risultati conseguiti in questi anni.
I tre – denunciati alla Procura della Repubblica di Civitavecchia, per truffa aggravata ai danni dello Stato in concorso fra loro – avrebbero percepito, nei tre anni, prestazioni per circa 60.000 euro. Nell’anno trascorso e nei primi quattro mesi del 2014, i reparti dipendenti dal Comando Provinciale hanno scoperto truffe ai danni degli enti previdenziali per 5,5 milioni di euro denunciando 196 persone all’Autorità Giudiziaria.