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Velletri – Polemiche per l’ingombrante presenza dei Testimoni di Geova al Cimitero (anche a Lanuvio). Cittadini infastiditi

testimoni di geova

E’ una presenza che ha indignato più di qualche cittadino accorso al Cimitero per onorare la memoria dei propri cari defunti, quella di alcuni Testimoni di Geova che hanno profittato della ricorrenza per procedere alla propria predicazione stradale.

“Trovo inconcepibile andare al cimitero ed essere infastidita pressantemente da testimoni di Geova che cercano di inculcare qualcosa riguardo i nostri defunti ed il loro ” probabile ritorno tra noi”, e con tanto di stand propagandistico” ha evidenziato una cittadina veliterna, prima di rimarcare “il fare molesto nei confronti di gente assorta nel proprio dolore”.

Una presenza, quella dei Testimoni di Geova nei pressi del Cimitero nel giorno del 2 novembre, che è stata registrata anche nel Campo Santo di Lanuvio, con modalità simili, e, a quanto ci viene riferito, anche altrove, nei Castelli Romani.

La predicazione è avvenuta con riviste e volantini a tema, e la stragrande maggioranza di inviti ad approfondire la tematica religiosa dei Testimoni è andata a vuoto.

Giova ricordare che, a differenza dei cattolici, che onorano i loro morti, i Testimoni di Geova ritengono che seguire gli usi derivati dal paganesimo sia errato, e commemorare i defunti non occorra, in quanto ne rifiutano l’esistenza e ritengano non sia nulla prima della Resurrezione. Tutto quel che riguarda il mondo dei morti, per i Testimoni di Geova, sarebbe allora un’illusione, se non proprio una specie di inganno satanico. Tutt’altra la visione dei cattolici, che considerano ancora “vivi” i loro morti, attraverso la loro anima.

“Ognuno è chiaramente libero di credere in quel che vuole, e anche di non credere, ma mettersi li a cercare di fare proseliti in un giorno per noi così importante, come quello della Commemorazione dei nostri Defunti – ha dichiarato un cittadino, piuttosto contrariato per quanto avvenuto – rappresenta una forma di mancanza di rispetto che, a mio modo di vedere, avrebbe dovuto spingere gli agenti di Polizia locale a dissuadere questi predicatori dalla presenza così ingombrante, che potevano scegliere ogni altro luogo e altri giorni per portare avanti la propria missione, lasciandoci liberi di vivere questo giorno senza pressioni…”.

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