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Velletri – Rifiuti e Agricoltura, l’ASPAL non ci sta e Giammatteo avverte: ‘No a qualsiasi impianto industriale a Lazzaria’

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E’ un no incondizionato quello che arriva dall’Associazione dei Produttori Agricoli Laziali (ASPAL) all’impianto per la trattazione della frazione organica dei rifiuti che la Volsca Ambiente vorrebbe edificare a Velletri, nell’ex contrada Lazzaria. Per mano del suo presidente, Stefano Giammatteo, l’Aspal ha ribadito il suo ‘no’ incondizionato “a qualsiasi impianto industriale in località Lazzaria. L’Aspal – premette Giammatteo – ricorda a tutti che la nostra associazione è stata la prima a chiedere all’amministrazione comunale di Velletri di istituire un tavolo di concertazione che si è poi tramutato in commissione speciale rifiuti, esattamente nel 2015. La nostra associazione – evidenzia il suo presidente – è stata anche l’unica che quando è stata chiamata ad essere audita in commissione ha portato all’attenzione del presidente e di tutti i membri della commissione stessa una mappatura dettagliata di tutto il territorio agricolo di eccellenza, adiacente il progetto della Volsca Ambiente, che prevedeva la realizzazione di un impianto biogas, con i nomi di tutte le aziende con relative certificazioni doc, dop, igt e igp che ne caratterizzano il valore e l’importanza in un territorio completamente vocato al settore agricolo, come settore predominante della nostra economia”. Proprio Giammatteo, durante il suo intervento nella Commissione Speciale Rifiuti ha ricordato che la legislazione vigente obbliga le istituzioni locali e le province, oltre alle regioni, ad individuare le aree idonee per la realizzazione di impianti industriali di qualsiasi tipo, finalizzate al trattamento e alla gestione dei rifiuti. “In virtù di tutto questo – conclude oggi Giammatteo – ed anche delle conclusioni cui è giunta la Commissione presieduta da Giorgio Greci, ci teniamo a far sapere che non accetteremo nessun tipo di impianto industriale per il trattamento della parte organica dei rifiuti, a prescindere che l’impianto sia aerobico oppure anaerobico. La nostra linea è la stessa che abbiamo sostenuto nell’audizione in commissione, cioè quella di realizzare mini compostaggi di comunità . E’ evidente che ci sono dei grossi interessi economici nel realizzare questi tipi di impianti industriali, ma noi faremo rispettare tutte le leggi costituzionali in nostro possesso, oltre alla volontà popolare di chi vive in questa zona, per combattere queste speculazioni, che potrebbero compromettere definitivamete il nostro territorio agricolo di eccellenza”.

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